Roma: in P.za Santi Apostoli la protesta di chi lavora al Pronto Soccorso
Oggi in piazza Santi Apostoli l’associazione scientifica Simeu chiama a raccolta i medici dell’emergenza – urgenza per richiedere una riforma strutturale.
La carenza di organico manda in crisi i pronto soccorso, all’appello mancano 4000 unità tra medici e infermieri, i concorsi banditi sono andati deserti, i neolaureati preferiscono reparti o incarichi meglio pagati. Bisogna fermare l’emorragia dai reparti serve un intervento immediato per utilizzare le nuove risorse.
Dopo quasi due anni di Covid, la categoria dei medici dei reparti emergenza-urgenza scende in strada a Roma, esattamente in P.za Santi Apostoli per denunciare la mancanza di 4mila unità tra medici e infermieri, il 30% degli organici necessari a farli funzionare, con problemi di turni di lavoro massacranti, sovraffollamento, ambulanze in attesa.
Per la prima volta l’associazione che li rappresenta (Simeu) scende in piazza per difendere i diritti di chi lavora nei pronto soccorso d’Italia, la porta d’accesso degli ospedali.
La denuncia arriva in un momento clou, perché l’Italia e l’Europa stanno affrontano l’inizio della quarta ondata e il rischio che a breve ci possa essere un’impennata dei contagi, con conseguente chiusura di molti servizi, è assai probabile.
L’Associazione Simeu sostiene inoltre che gli incentivi in busta paga, recentemente stanziati dal governo per 90 milioni di euro, sono benvenuti ma assolutamente inadeguati a contrastare la “desertificazione in atto dei reparti, che si ripercuote direttamente sulla pelle dei pazienti e sulla qualità di lavoro e di vita dei medici”.
La manifestazione è in programma oggi mercoledì 17 novembre in piazza Santi Apostoli a Roma, dalle 12.30 alle 15.