Quarantena: nuovo vademecum per i positivi
Quarantena: nuovo vademecum per i positivi secondo il nuovo decreto legge 229 del 30 dicembre 2021.
Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge 229 del 30 dicembre 2021. Approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, il decreto introduce misure urgenti per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 e disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria.
Dal 31 dicembre scorso sono infatti scattate nuove misure riguardanti l’isolamento delle persone positive o che siano entrate in contatto con una persona risultata contagiata dal Covid.
Facciamo quindi un po’ di chiarezza, provando a riassumere tutte le possibili situazioni.
Iniziamo dicendo che le regole non sono, come ovvio, uguali per tutti, ma dipendono dal fatto di essere positivi o meno e di essere vaccinati o meno, con quante dosi e da quanto tempo.
Le regole nuove sono state introdotte per via della crescente diffusione della variante Omicron, capace di penetrare le due dosi di vaccino, ma non la terza dose booster.
I primi dati sull’efficacia dei vaccini nei confronti della variante Omicron suggeriscono che la nuova variante sia in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini nei confronti dell’infezione, della trasmissione, e della malattia sintomatica, soprattutto in chi ha completato il ciclo di due dosi da più di 4 mesi.
La terza dose riporterebbe però l’efficacia dei vaccini a livelli comparabili a quelli contro la variante Delta, conferendo una buona protezione nei confronti della malattia grave.
Per questi motivi, spiega il Ministero della Salute in una circolare del 30 dicembre firmata dal direttore generale Giovanni Rezza, è opportuno promuovere la somministrazione della cosiddetta dose booster (terza dose), e differenziare le misure previste per la durata e il termine della quarantena sia in base al tempo trascorso dal completamento del ciclo vaccinale primario che alla somministrazione della dose booster.
Si può essere direttamente positivi, o essere entrati in contatto con un positivo.
Per contatto di un caso Covid si intende qualsiasi persona esposta ad un caso probabile o confermato Covid, sintomatico o asintomatico, in un lasso di tempo che va da 48 ore prima dell’insorgenza dei sintomi fino a 14 giorni dopo o fino al momento della diagnosi e dell’isolamento del caso.
Come funziona la nuova quarantena per i positivi, vaccinati e non
Se si è positivi:
- asintomatici: 10 giorni di quarantena dal tampone positivo, e dopo 10 giorni tampone, anche rapido. Se negativo, termina la quarantena
- sintomatici: 10 giorni di quarantena dalla comparsa dei primi sintomi, e tampone 3 giorni dopo la scomparsa dei sintomi. Anche in questo caso vale il tampone rapido in farmacia o nei centri privati
- per chi ha già ricevuto la terza dose booster o ha completato il ciclo vaccinale con 2 dosi da meno di 120 giorni: la quarantena è ridotta da 10 a 7 giorni, purché siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di questo periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.
Come funziona la nuova quarantena per i contatti stretti, ad alto rischio
Il contatto stretto (ad alto rischio) di un caso probabile o confermato è definito come:
- una persona che vive nella stessa casa di un caso Covid
- una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso positivo (per esempio la stretta di mano)
- una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso positivo (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
- una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso Covid in assenza di DPI idonei
- un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso positivo oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso positivo senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
- una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro 2 posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso positivo; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.
Se si ha avuto un contatto stretto con un positivo:
- per i vaccinati con terza dose, o 2 dosi da meno di 4 mesi o guariti da meno di 4 mesi: non si applica la quarantena ma solo l’autosorveglianza, che consiste nell’obbligo di indossare mascherine respiratorie di tipo FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al contatto con il positivo. Il periodo di autosorveglianza termina al giorno 5. E’ prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare nel caso della comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al 5° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi.
- per i vaccinati con 2 dosi da più di 4 mesi e che abbiano tuttora in corso di validità il green pass, se asintomatici: la quarantena ha durata di 5 giorni, purché al termine di tale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo;
- per i non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (es. che abbiano ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni: 10 giorni di quarantena dall’ultimo contatto con la persone positiva, con tampone finale negativo.
Gli operatori sanitari devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al 5° giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato.
Come funziona la nuova quarantena per i contatti a basso rischio
Per contatto a basso rischio, come da indicazioni ECDC, si intende una persona che sia in una di queste condizioni:
- una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso positivo Covid, a una distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti;
- una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) o che ha viaggiato con un caso Covid per meno di 15 minuti;
- tutti i passeggeri e l’equipaggio di un volo in cui era presente un caso positivo, ad eccezione dei passeggeri seduti entro 2 posti in qualsiasi direzione rispetto al caso Covid, dei compagni di viaggio e del personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto, che restano classificati contatti ad alto rischio;
- un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso positivo, oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso positivo, provvisto di DPI (dispositivi di protezione individuale) raccomandati.
Per i contatti a basso rischio, qualora abbiano SEMPRE indossato le mascherine chirurgiche o FFP2, non è necessaria quarantena ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie.
Se non è stato possibile garantire l’uso della mascherina, anche queste persone devono sottostare all’autosorveglianza.