FNOPI: ultimatum alle istituzioni
FNOPI: ultimatum alle istituzioni attraverso una lettera aperta indirizzata a Governo, Parlamento e Regioni.
“La Storia la scrivono i vincitori. E in questa lunga guerra contro il virus, noi infermieri – 456mila professionisti in prima linea per il Paese – stiamo scrivendo ogni giorno, da due anni, la storia del Servizio Sanitario Nazionale”.
Inizia in questo modo la lettera aperta a Governo, Parlamento, istituzioni e Regioni pubblicata il 18 Gennaio 2021 dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI).
“Ma questa Storia non la scriviamo da vincitori e non per colpa nostra – prosegue la lettera -. Anche se il mondo intero ha riconosciuto gli infermieri come il motore, la spina dorsale, il futuro di ogni moderno sistema sanitario e sociale che voglia definirsi tale. Anche se siamo stati definiti eroi, angeli, mentre ci venivano dedicate piazze e statue. Non siamo vincitori perché in questi due anni abbiamo dovuto mettere da parte la normale straordinarietà della nostra professione al fianco del cittadino; abbiamo dovuto lavorare in costante emergenza; ci siamo ammalati di più e peggio di ogni altra categoria; abbiamo rinunciato a ferie, permessi, progetti di carriera e di vita. Adesso stiamo perdendo l’ultima cosa che ci era rimasta: la speranza.”
La speranza di una Sanità e di una politica in grado di riconoscere percorsi di valorizzazione della professione infermieristica, con un adeguato ritorno economico e un sistema realmente meritocratico. Dalla bozza del nuovo contratto alla Legge di Bilancio; dalle riforme professionali ai percorsi accademici e universitari, niente sembra volersi concretizzare nella direzione delle richieste avanzate con forza.
“Parole e promesse della politica a questo punto assumono una luce beffarda, ingiusta, persino crudele” – si legge ancora.
Tutto ciò per ribadire che il tempo delle chiacchiere è terminato, ora si passi ai fatti e si dia vera dignità a una professione che finora ha dato tutto.
La FNOPI non ha dubbi e lancia l’altolà: “Così muore una professione, così si impedisce il ritorno degli infermieri formati in Italia e valorizzati all’estero, così si ignorano il dolore e l’impegno di centinaia di migliaia di vite e così si tradisce la fiducia dei cittadini italiani”.
E da questo appello che ci si auspica un cambiamento.
“È ancora possibile scrivere una storia che restituisca dignità agli infermieri” sottolinea la Federazione, ma non c’è più tempo da perdere: Governo e politica sono avvisati, parole e promesse non bastano più. Ora a queste devono seguire i fatti: “Se questo Paese, se i suoi decisori politici vogliono invertire questa rotta, lo facciano adesso: la FNOPI non può ancora continuare a lungo a cercare una mediazione che non esiste”.