San Camillo no vax aggredisce infermiera
San Camillo no vax aggredisce infermiera che voleva curarlo perché positivo al Covid, ennesimo episodio di violenza ai danni di un operatore.
E’ successo venerdì sera all’ospedale San Camillo di Roma, un paziente convinto no vax è andato in escandescenza rifiutando in modo assoluto di farsi curare da chi, invece, era lì solo per aiutarlo.
E come se non bastasse, dopo il rifiuto ha ben pensato di aggredire un’infermiera, che ha avuto l’unica “colpa” di trovarsi lì in quei frangenti per svolgere il suo lavoro.
L’infermiera, sotto choc, ha riportato ferite guaribili in 10 giorni, mentre il paziente positivo è stato allontanato e calmato dagli agenti di sicurezza dell’Ospedale, poi denunciato.
“Mi si è rivoltato contro all’improvviso. È accaduto tutto in pochissimi secondi, non sono riuscita a liberarmi” – ha raccontato, come riporta Il Messaggero, la giovane operatrice sanitaria alle forze dell’ordine.
Ora l’uomo, che in preda a una crisi gridava: “Questa è una dittatura sanitaria e non avrete il mio consenso per le cure”, dovrà rispondere di aggressioni e lesioni.
Sulla vicenda, che non è certo isolata, è intervenuto il Sindacato degli Infermieri, che ha espresso vicinanza alla collega aggredita: “Altro episodio di violenza al San Camillo verso una collega che ha avuto solo l’unico torto di stare a lavorare. La Segreteria NurSind Roma esprime la massima solidarietà alla giovane collega aggredita in maniera vile testimoniando come la violenza verso gli operatori sanitari è un atto codardo che colpisce chi si prende cura degli altri.
Basta violenza contro i sanitari”.