Fiaso: ricoveri pediatrici per Covid +96%
FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere): ricoveri pediatrici +96%
Report degli ospedali sentinella. “Tra gli adulti +16,7% di no vax nei reparti ordinari e -2% di vaccinati”.
Crescono i ricoveri per Covid nella fascia dei bambini.
Lo rivela il report di FIASO effettuato in data 21 dicembre, nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria dei 21 ospedali sentinella.
Il numero dei bimbi ricoverati per Covid è infatti passato da 23 a 45, con un incremento pari al 96%.
Ma il dato più significativo è che la metà dei bambini finiti in ospedale, precisamente il 49%, ha un genitore no vax e ben il 38% ha entrambi i genitori non vaccinati.
“Presso l’Istituto Giannina Gaslini nella settimana 14-21 dicembre si è registrato in assoluto il maggior numero di nuovi ricoveri da inizio pandemia”, spiega il Direttore generale, Renato Botti, sottolineando come il dato sia confermato anche “dagli ospedali sentinella riguardo alla prevalenza dei casi di ricovero nella fascia di età 0-4 anni, e all’elevata percentuale di genitori non vaccinati”.
“Analizzando nel dettaglio i dati per fascia di età nel territorio ligure e confrontandoli con l’incidenza di tutte le nuove positività riscontrate – prosegue Botti – emerge come l’incidenza di nuovi casi nella fascia di età 0-4 anni abbia nelle ultime settimane ormai superato quella della popolazione generale nel suo complesso, a differenza di quanto in precedenza riscontrato nelle prime tre ondate, che vedevano la maggior parte dei bambini piccoli e piccolissimi “risparmiati” dal contagio.
Nella popolazione 5-18 anni l’incidenza di nuove positività è più che doppia rispetto alla popolazione generale”.
Dal report si può vedere anche che tra gli adulti ricoverati in ospedale c’è una percentuale alta di pazienti no vax.
Il dato ci viene fornito dai 21 ospedali: su un totale di 1.301 pazienti adulti, il trend di crescita delle ospedalizzazioni si assesta al 7%, un dato lievemente più basso rispetto a una settimana fa quando era stato registrato un aumento dell’8,5% ma tutto sommato in linea.
Netta la differenza di età fra vaccinati e non: i primi hanno in media 73 anni, i secondi 63 anni ovvero 10 anni in meno.
Nei reparti ordinari i pazienti non vaccinati ammontano al 53%, ma nell’ultima settimana si è assistito all’aumento del 16,7% dei no vax contro una riduzione del 2% di vaccinati.
Prevale il soggetto di sesso maschile fra i ricoverati.
Se ci spostiamo nei reparti di terapia intensiva la forbice è ancora più netta.
Tant’è che in una settimana la crescita nei reparti intensivi è stata del 5%.
Nelle terapie intensive continuano a essere estremamente diverse le proporzioni fra vaccinati e non: i no vax sono circa il 70% del totale dei pazienti in rianimazione e sono nettamente più giovani. Anche il range di età nei due gruppi è diverso: il più giovane no vax finito in terapia intensiva ha 21 anni, il più anziano 89, mentre fra i vaccinati il più piccolo ha 37 anni.
Tra i vaccinati l’88% ha completato il ciclo vaccinale con 2 dosi da oltre 4 mesi e non ha eseguito la dose booster raccomandata.
A fronte di questi numeri ecco il Presidente FIASO, Giovanni Maggiore che commenta in questo modo: “Siamo di fronte a due epidemie: una che corre e riguarda i no vax che finiscono in rianimazione e sviluppano forme gravi della malattia da Covid; una più lenta che coinvolge i vaccinati, per lo più persone di età avanzata e con gravi patologie pregresse, e che non hanno ancora fatto la terza dose.
Questo evidenzia ancora di più l’importanza della vaccinazione nella protezione dalla malattia e in particolare l’anticipazione della terza dose per i fragili.
Il report degli ospedali sentinella evidenzia come anche i minori possano essere colpiti dal virus e finire in ospedale: per chi ha più di 5 anni è necessario vaccinarsi, per i bambini fino a 4 anni, invece, l’unica protezione che possiamo offrire è quella di chi li circonda e in particolare dei genitori.
Vaccinarsi significa proteggere se stessi e proteggere gli altri”.