Rinnovo CCNL comparto sanità: il punto al 4 marzo
In data 4 marzo 2022 è proseguito il confronto con ARAN per il rinnovo CCNL del comparto sanità pubblica: facciamo il punto della situazione.
Come ormai d’abitudine, nella serata del giorno antecedente l’incontro ARAN ha inviato un nuovo complessivo testo di 164 pagine.
LA POSIZIONE DI FIALS
La posizione della FIALS sul rinnovo del contratto sanità dopo l’ultimo incontro in ARAN è che permangono ancora forti e determinate resistenze ARAN a convergere su alcuni istituti contrattuali che per la FIALS sono di importanza fondamentale per questo rinnovo contrattuale.
Intanto, parliamo di un corposo testo ARAN dove emergono innovazioni importanti su alcuni istituti contrattuali, rispetto al testo precedente, che vedono accolte diverse nostre significative proposte e richieste.
In particolare, sulla “specificità del personale infermieristico” è stata eleminata la parte in cui vi era una dipendenza gerarchica e funzionale di questi professionisti dal dirigente medico di riferimento, disconoscendo le loro competenze ed autonomia professionale.
Il nuovo testo definisce un sistema di massima integrazione con altri professionisti.
Ed ancora viene eliminata l’istituzione del nuovo profilo professionale di “Collaboratore Tecnico professionale ambientale – personale ARPA e II.ZZ.SS – che generava effetti negativi su questi professionisti negando la mobilità volontaria tra le Aziende ed Enti del comparto sanità.
Abbiamo insistito che venga, invece, nell’ambito dell’attuale profilo di “Collaboratore Professionale Sanitario” inserito il personale laureato chimici, biologi e fisici sempre dell’ARPA e IIZZSS per permettere loro non solo la dovuta considerazione professionale per le specifiche attività sanitarie e non tecniche come valutate attualmente ma anche la stessa mobilità volontaria.
Viene accolta la nostra richiesta della conservazione del trattamento economico in essere – compreso il maturato delle fasce e la RIA – per il personale vincitore di concorso pubblico ed avviso pubblico proveniente da altre aziende del comparto, come accolta la conservazione del diritto alle ferie in caso di passaggio ad altra Azienda per concorso o avviso pubblico.
Come è stata riformulata la parte dell’”incarico di coordinamento” che vede ora tale incarico incardinato nell’incarico di organizzazione e non più come una “minuscola costola” della graduazione del medesimo incarico.
Per la parte specifica dei trattamenti economici, dopo le tante ed ossessive nostre richieste, l’ARAN ha definito anche il “fondo incarichi” per dare corpo alla nuova architettura che vede la progressione di carriera con gli incarichi non solo per l’Area dei professionisti della salute e dei funzionari ma anche, per la prima volta assoluta, per l’Area degli Assistenti e degli Operatori.
Ma nel testo ARAN troviamo confermati ed accentuati diversi aspetti contrattuali di parte normativa, giuridica ed economica, non premianti e non valorizzanti per il personale, sui quali l’azione, il lavoro della FIALS permarrà costante per rendere questo nuovo contratto nazionale migliore.
Abbiamo sostenuto come la laurea magistrale o specialistica non può essere il requisito per accedere all’Area delle elevate professionalità come al conferimento degli incarichi di organizzazione, perché resta titolo richiesto per il personale della dirigenza.
Come abbiamo ancora una volta dissentito sul possesso di una anzianità di servizio di almeno 15 anni nel proprio profilo per il conferimento degli incarichi professionali per l’Area degli Assistenti e degli Operatori.
Vi sono in queste aree personale amministrativo e tecnico anche con laurea magistrale o con esperienza professionale elevata negli ultimi cinque anni ai quali è possibile conferire l’incarico professionale.
Vi è tra queste ultime l’Area che vede l’inquadramento anche degli Operatori Socio Sanitari (da noi non condivisa) perché non tiene minimamente conto del riconoscimento del ruolo socio sanitario che deve vedere ricadute positive in questo nuovo contratto, sia dal punto di vista economico tabellare per questi operatori che per gli incarichi professionali di base che non possono essere conferiti solo dopo almeno 15 anni di anzianità.
Nello specifico dell’Area delle elevate professionalità, abbiamo osservato come, diversamente da quanto proposto dall’ARAN nel comparto sanità – area che nasce vuota di personale –,nella trattativa per il rinnovo del contratto dei dipendenti degli Enti Locali, sia stato proposto dalla stessa ARAN, il passaggio diretto a questa Area di tutti i dipendenti in essere dell’incarico di posizione (definito di organizzazione per comparto sanità).
Abbiamo osservato, come nel nostro comparto vi sono dipendenti con attuale incarico di organizzazione che espletano funzioni, attività, competenze ed autonomia professionale di complessità elevata, ai quali deve essere riconosciuto il passaggio diretto nell’Area delle elevate professionalità anche in visone dell’attuazione del PNRR sistema sanità.
Come non è possibile, abbiamo rimarcato, innovare la progressione economica all’interno delle aree – ex istituto passaggio di fascia – come da proposta ARAN -, tra l’altro, diversa da quanto definito nel contratto firmato per il personale delle funzioni centrali, che porrà nel nostro contratto forti conflittualità tra dipendenti e nell’ambito delle stesse relazioni sindacali.
Abbiamo insistito, come FIALS, su una proposta di un sistema che veda progressivamente ogni dipendente, nessuno escluso, ottenere la progressione economica di fascia (denominato nuovo livello differenziale).
Sono queste e non solo le distanze maggiori tra le proposte ARAN e le richieste FIALS che vedono lontana la possibilità di chiudere questa trattativa che si trascina da quasi sette mesi.
E’ pur vero, abbiamo ribadito che l’ARAN ha riconosciuto in questo rinnovo contrattuale la nostra richiesta dell’incarico professionale di base per tutti i dipendenti dell’attuale Categoria D e Ds, ma questo non può certo avvenire eliminando, specie per gli infermieri ed infermieri pediatrici, l’indennità specifica professionale, come, anche, per tutti i dipendenti la riduzione della retribuzione in essere con il sistema delle indennità accessorie (turnistica, pronte disponibilità, disagio, ecc) che favorirebbero ancor di più l’allontanamento dei professionisti e dei dipendenti dalla sanità pubblica perché non più attrattiva economicamente e professionalmente.
Specie se consideriamo che la proposta ARAN vede ancora confermare l’abbassamento dell’aliquota del lavoro straordinario, l’aumento dei turni di pronta disponibilità mensile a 10 giorni invece dei sei attuali, nessuna maggiorazione evidente del compenso di pronta disponibilità.
Posizioni ancora distanti circa il conferimento dell’incarico a personale a part time collegato ad un valore economico minimo dello stesso, come il diniego del diritto ad ore dei tre giorni di permesso 104 e recupero festività infrasettimanale al personale turnista ed ancora nessun passo avanti dell’ARAN sulle nostre richieste a garanzia della mobilità volontaria del personale.
In ultimo, abbiamo richiesto al Presidente ARAN, Antonio Naddeo, la formulazione della norma di prima applicazione per l’inquadramento del personale, in virtù dell’art. 3 del d.l. 80/2021, che favorirebbe il passaggio all’Area superiore anche al personale che svolge funzioni superiori di fatto da anni anche se privo del titolo di studio ma con un’anzianità professionale specifica.
LA POSIZIONE DI NURSING UP
Nel corso dell’ultima seduta contrattuale, Nursing Up ha ribadito fermamente tutte le sue richieste all’ARAN e in particolare, nella coerenza e trasparenza che contraddistingue il suo percorso in questa trattativa, riconosce da un lato che nella nuova bozza è stato aumentato il valore di taluni incarichi, ma per ora si tratta solo di quelli di media ed elevata complessità.
Nursing Up ha ribadito la propria richiesta di un aumento dell’indennità degli incarichi di base, cioè quelli destinati a tutti gli infermieri e alle altre professioni sanitarie che non hanno un altro incarico.
Tali incarichi “di base”, al momento, sono, per gli infermieri, “isorisorse”, strano modo quindi di valorizzarli.
Peraltro, gli altri sindacati hanno chiesto di estenderli anche ad altre qualifiche, seppur con un sistema che prevede forti limitazioni (mentre agli infermieri e professioni sanitarie gli incarichi di base vengono attribuiti senza limitazioni).
Su questo specifico problema, abbiamo sollecitato la responsabilità di tutti i sindacati presenti.
La delegazione Nursing Up è poi tornata sulle numerose criticità, che risultano ancora irrisolte, dal numero di pronte disponibilità che l’ARAN vuole portare dalle 6 attuali a 10 al mese, all’indennità di pronta disponibilità, che per i turni inferiori a 12 ore risulterà addirittura meno remunerativa di quella attuale.
L’ARAN si ostina a riproporre l’ipotesi relativa alla previsione di Laurea Magistrale per posizioni per le quali la legge non la prevede.
Irrisolto il nodo delle festività infrasettimanali, e tale resterà almeno fin quando l’ARAN insisterà nel voler escludere dal diritto i turnisti.
Il nuovo sistema di calcolo dello straordinario da alcune simulazioni effettuate è, secondo noi, peggiorativo per gran parte degli infermieri.
E poi viene il sistema delle indennità, sempre proposto da ARAN, che senza le necessarie modifiche potrebbe penalizzare una buona parte di infermieri e delle professioni sanitarie.
Si pensi, solo per esempio, all’indennità per chi lavora in giorno festivo, oggi di 17,80 euro, che viene trasformata in 1,5 euro per ora.
Di fatto dovrebbe generare, per un turno di 7 ore, un compenso di 10,50 euro finali.
Con le tariffe attuali l’infermiere interessato matura 17,80 euro.
LA POSIZIONE DI FP CGIL, CISL FP, UIL FPL
Nel nuovo testo, pur riscontrando alcuni piccoli passi avanti rispetto ad alcune cose evidenziate in precedenti incontri, permangono tutte le principali criticità che avevamo già evidenziato nei nostri precedenti interventi, e che ancora una volta abbiamo sottolineato.
In particolare, nel documento discusso, è stata presentata la proposta di revisione dei fondi che, nelle intenzioni dell’ARAN, vedrebbe la costituzione di due nuovi fondi, in sostituzione degli attuali, così suddivisi:
- un fondo denominato “Fondo premialità e condizioni di lavoro” che dovrebbe in realtà remunerare tutta la premialità intesa come performance organizzativa ed individuale, i nuovi differenziali economici in sostituzione delle precedenti progressioni orizzontali, le varie indennità (turno e le altre indennità), straordinario e pronta disponibilità;
- un fondo denominato “Fondo Incarichi” che dovrebbe remunerare il nuovo sistema degli incarichi;
Per quanto riguarda il fondo premialità e condizioni di lavoro abbiamo rilevato come, il tenere assieme le risorse destinate a retribuire la premialità, i nuovi differenziali economici, con le risorse destinate a retribuire anche le condizioni di lavoro – ovvero indennità varie, pronta disponibilità, straordinario – rischia di ridurre le risorse destinate al riconoscimento del personale a vantaggio della spesa per le indennità, notevolmente aumentata anche a fronte delle criticità organizzative spesso dovute a carenze di organico, coperta con maggior straordinario e pronta disponibilità.
Abbiamo conseguentemente ribadito la nostra richiesta di definire uno specifico fondo da destinare allo straordinario e alla pronta disponibilità che non eroda le altre risorse.
Restano poi confermate tutte le valutazioni negative rispetto alle proposte presentateci in merito alla revisione delle diverse indennità.
Per quanto riguarda la proposta di un fondo specifico dedicato al nuovo sistema degli incarichi, pur apprezzando lo sforzo che coglie in parte quanto da noi richiesto, abbiamo ribadito la richiesta che gli incarichi per il personale di Elevata Qualificazione siano a carico dei bilanci aziendali.
Allo stato attuale, inoltre, manca ancora la finalizzazione delle ulteriori risorse previste dall’ultima legge finanziaria, non ancora rese disponibili, e per le quali è stato già proclamato lo stato di agitazione.
La trattativa riprenderà la prossima settimana in data ancora da definire.