Laurea Infermieristica: come orientarsi
Laurea Infermieristica: come orientarsi dopo la maturità.
Chi decide di intraprendere il proprio percorso formativo verso l’abilitazione professionale sanitaria di Infermiere dovrà obbligatoriamente seguire un corso di laurea della durata di tre anni in Infermieristica o Infermieristica Pediatrica (SNT/1) presso una facoltà di Medicina e Chirurgia previo superamento di test ad accesso programmato.
Ma come è strutturato il Corso di Laurea in Infermieristica.
Per poter accedere ad un Corso di Laurea a numero programmato bisogna essere in possesso di determinati requisiti, tra i quali il conseguimento del diploma di scuola media superiore o di un altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo, nonché il superamento di una prova di ammissione nel rispetto di quanto espresso dalla Legge 264/99, la quale prevede un esame di ammissione in forma di prova scritta con test a scelta multipla.
La durata del Corso di Laurea in Infermieristica è di 3 anni.
Le attività didattiche sono articolate in 180 Crediti Formativi Universitari (CFU) complessivi, di cui almeno 60 devono essere acquisiti mediante attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali.
L’attività formativa pratica e di apprendimento clinico-assistenziale costituisce parte integrante e qualificante della formazione professionale, svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali (D.M. 136/2001), appositamente formati, assegnati e coordinati dal Coordinatore Tecnico Pratico della relativa Sezione Formativa afferente al Polo Scientifico di appartenenza.
In particolare il tirocinio clinico rappresenta una modalità di apprendimento fondamentale ed è uno spazio nel quale lo studente consolida comportamenti appresi, imparando ad esercitarsi su attività complesse.
Gli obiettivi formativi generali vengono definiti da uno specifico progetto di apprendimento clinico-assistenziale, che riguarda l’intero Corso di studi triennale e che rappresenta la guida di riferimento dell’intera esperienza formativa clinica.
Tirocinio Clinico Infermieristico
L’apprendimento sul campo, attraverso il tirocinio clinico, implica il conseguimento di obiettivi educativi derivanti dalle competenze professionali sancite dal Profilo Professionale, dalle norme del Codice Deontologico e dall’Ordinamento Didattico dei Corsi di Laurea, che consentiranno in seguito allo studente di diventare un Infermiere.
Nello specifico, al termine del suo percorso professionalizzante, lo studente dovrà essere motivato e capace di svolgere, con autonomia e responsabilità, le proprie funzioni nei seguenti ambiti:
– ambito assistenziale;
– educazione terapeutica;
– prevenzione e diagnosi precoce;
– pianificazione, sviluppo e valutazione delle risorse umane e materiali;
– ambito relazionale;
– lavoro in equipe;
– formazione ed autoapprendimento;
– ricerca.
Il tirocinio clinico è caratterizzato da delle norme regolamentari quali:
L’obbligo di frequenza del 100% per tutti gli studenti iscritti nei tre anni di corso.
È inoltre obbligatoria la frequenza ai laboratori professionali per gli studenti iscritti negli AA regolamentati dal DM 19 febbraio 2009 in applicazione al DM 270/2004.
Sono previste attività formative complementari propedeutiche e di approfondimento (rientri d’aula, visite guidate, tutoraggio individuale);
Rispetto degli orari programmati: le presenze non concordate non vengono conteggiate e pertanto le ore non potranno essere considerate valide.
Le assenze devono essere comunicate di norma prima dell’orario di inizio tirocinio al tutor clinico (o infermiere referente) e/o al Coordinatore didattico, secondo precise modalità indicate dalle singole sezioni formative.
Tutte le ore di assenza, anche quelle riguardanti periodi di malattia, infortunio o gravi impedimenti personali, devono essere recuperate, con modalità definite dal Coordinatore didattico in collaborazione con i tutor clinici ed approvate dal Coordinatore tecnico pratico;
Periodo di maternità: vengono applicate le disposizioni legislative vigenti secondo le indicazioni del Medico Competente del Servizio Prevenzione e Protezione Aziendale;
Giorni di sciopero: le attività di tirocinio clinico vengono sospese. Tale assenza non dovrà essere recuperata, le ore saranno riconosciute come “studio individuale”;
Registrazione delle presenze: sarà effettuata secondo le modalità predisposte dalla sede formativa in cui si realizza l’esperienza clinica.
È responsabilità dello studente monitorare il report delle ore di tirocinio e confrontarsi con il Coordinatore didattico di riferimento per i programmi di recupero di eventuali assenze;
Norme comportamentali: durante la presenza in tirocinio, lo studente è tenuto a mantenere un comportamento adeguato al ruolo professionale per cui si sta formando.
- Lo studente è responsabile della propria divisa e si impegna ad indossarla con appropriatezza e decoro solo nelle sedi preposte al tirocinio e durante le attività formative concordate.
- Le divise assegnate dovranno essere riconsegnate puntualmente secondo le modalità indicate dalla singola sezione formativa.
- Lo studente ha l’obbligo di esporre sulla propria divisa il cartellino di riconoscimento.
- Lo studente è tenuto a rispettare l’orario fissato per il tirocinio, evitando di arrivare in ritardo presso l’U.O. di assegnazione o evitando di anticipare la fine del turno.
- Può effettuare un breve intervallo di 30 minuti per la colazione, durante il proprio turno di tirocinio, da concordare con il coordinatore o con l’infermiere guida. Non è prevista pausa pranzo.
- Non sono previste pause per fumare. Altresì è divieto assoluto sostare in aree esterne all’U.O. (ingresso ospedale, corridoi esterni, sale di attesa, ecc.).
- È vietato accettare compensi, appropriarsi a qualsiasi titolo di farmaci o materiale sanitario in dotazione alle unità operative. E’ vietato svolgere attività assistenziale a pagamento all’interno dei servizi sanitari preposti per il tirocinio.
- È fatto altresì divieto di utilizzare, a scopo personale, le strutture e/o i servizi dell’unità operativa sede di tirocinio;
Idoneità fisica: la frequenza al tirocinio clinico è subordinata all’idoneità rilasciata dal Medico Competente del Servizio Prevenzione e Protezione Aziendale.
Al termine del tirocinio effettuato nell’A.A. è prevista una verifica modulare dell’apprendimento realizzata con una valutazione intermedia, che ha valore formativo, che aiuterà lo studente a riflettere sull’esperienza di tirocinio fin lì maturata, evidenziando punti forti e nodi problematici.
Alla conclusione di ogni stage modulare è prevista una valutazione certificativa, da eseguire mediante una scheda di valutazione redatta dall’infermiere guida in collaborazione coordinatore dell’U.O., che permetterà di valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati.
Al termine del periodo di tirocinio è prevista una valutazione finale dell’apprendimento clinico-assistenziale, mediante la discussione del project work, davanti alla commissione di tirocinio, presieduta dal Coordinatore del C.d.L.